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Piattaforme digitali europee: è possibile

Oggi a Parigi, Le Grand Continent, organizza una tavola rotonda dedicata a un tema tanto strategico quanto difficile: come l’Europa può uscire dalla dipendenza digitale?

I motivi per farlo sono diversi:

  1. L’ecosistema digitale fondato sul business della propaganda è evoluto come insieme di intelligenze artificiali che catturano l’attenzione delle persone, selezionano i messaggi che somministrano loro, le sorvegliano e manipolano, per indirizzare i comportamenti. La tenuta psicologica delle persone, specialmente fragili, la qualità delle relazioni sociali, la percezione del possibile, è influenzata da queste piattaforme in modo che può diventare talvolta pericoloso. Le piattaforme non sembrano intenzionate a rispettare i diritti umani, la libertà delle persone e la loro ricerca della felicità. In questo contesto, i messaggi divertenti, emozionanti, preoccupanti, sono privilegiati su quelli impegnati, documentati, razionali: lo spazio per la ricerca di informazione di qualità è fortemente limitato. La democrazia ne risente. L’Europa è fondata sui diritti umani. È il momento di costruire una dimensione digitale che li rispetti.
  2. La geoeconomia impone all’Europa di investire pubblicamente nell’intelligenza artificiale adatta al suo sistema industriale e nella creazione di infrastrutture che la possano rilanciare imprenditorialmente. Le piattaforme digitali straniere stanno assorbendo una quantità ingiustificabile di risorse, solo attraverso la rendita di posizione che hanno conquistato. È il momento di produrre servizi che restituiscano all’Europa una parte di quelle risorse.
  3. La geopolitica impone all’Europa di prendere in considerazione un maggiore investimento nella difesa. Ma nessuna guerra cognitiva si può affrontare se il terreno di confronto appartiene alle potenze straniere che attaccano o possono attaccare l’Europa.

Che cosa si può fare?

  1. Esiste un ricco insieme di iniziative e piattaforme europee che rispettano nativamente i diritti umani e le leggi europee: per il lavoro, per l’informazione, per l’intrattenimento, per l’educazione e così via. Sono piccole e riescono a farsi notare poco. Un modello di interoperabilità e di garanzia di qualità potrebbe essere proposto a queste piattaforme europee perché diventino nell’insieme un sistema più potente. Le intelligenze artificiali per le traduzioni potrebbero essere adibite a sostenere la costruzione di una meta piattaforma composta da molte iniziative collegate e interoperabili, che rispettano i dati personali e offrono servizi migliori di quelli standard delle piattaforme straniere, anche perché più vicini alle sensibilità e alle strutture di mercato locali.
  2. I dati personali possono diventare una risorsa a disposizione dei cittadini grazie al GDPR e al diritto che offre di scaricare tutti i dati personali da tutte le piattaforme e metterli in un wallet controllato dalle persone stesse. Questo wallet può diventare il nuovo sistema di identità digitale e contemporaneamente un metodo per favorire l’interoperabilità
  3. Piattaforme che fanno cose che quelle attuali non fanno sono possibili. Le nuove intelligenze artificiali, allenate con dati certificati e metodi di qualità, possono arricchire la circolazione delle notizie, qualificare i marketplace, favorire le forme di collaborazione per progetti comuni. Le nuove piattaforme europee non saranno semplicemente copie migliori di quelle americane. Faranno servizi che quelle americane non fanno. E che i cittadini potranno apprezzare.

Un investimento in un’infrastruttura pubblica per testare e sviluppare queste piattaforme europee può essere pensato sul modello di quello che viene fatto per le intelligenze artificiali. Può richiedere meno risorse. Ma avere un impatto importante sul senso del possibile che gli europei possono coltivare.

Queste possono essere soltanto idee tra le molte. Ma un fatto è certo. Gli europei possono avere le loro piattaforme, adatte alle loro regole, orientate alla loro visione della libertà e dei diritti. Negarlo è una forma di autocensura insensata. Volerlo è totalmente legittimo.

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Social Data Science Alliance

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Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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